CIRCOLARE N. 72
17 novembre 2004
LETTERA UNITARIA AI SEGRETARI GENERALI FP
CGIL - CISL FPS - UIL PA
Roma, 17 novembre 2004
A CARLO PODDA Segretario Generale FP CGIL
A RINO TARELLI Segretario Generale CISL FPS
A SALVATORE BOSCO Segretario Generale UIL PA
Come è noto la legge di riforma della pubblica sicurezza (n. 121/1981),
tra le altre cose, all'art. 36 stabilisce che i compiti amministrativi,
contabili e patrimoniali degli uffici, centrali e periferici,
della Polizia di Stato, devono essere assicurati dai lavoratori
dell'Amministrazione Civile dell'Interno.
La ratio della norma è a tutt'oggi, a distanza di venti anni,
assolutamente condivisibile ed attuale, in quanto separa le funzioni
amministrative da quelle più prettamente operative, in modo da
consentire agli operatori della Polizia di Stato di occuparsi
delle attività investigative e di controllo del territorio.
In questo quadro normativo, e mentre recenti fatti di cronaca
a Napoli richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sulla
sicurezza pubblica, a fronte peraltro delle immediate dichiarazione
del Ministro dell'Interno, ci riferiamo in particolare della costituzione
della "cittadella della Polizia", con sconcerto abbiamo appreso
che il Capo della Polizia in data 10 novembre 2004 ha emanato
una direttiva ai Questori d'Italia con la quale si affida la competenza
degli uffici personale e uffici tecnico logistici non più ai lavoratori
civile dell'Interno, bensì agli operatori della Polizia di Stato.
Fino a ieri erano "appena" 25.000 gli uomini e donne della Polizia
di Stato impiegati in mansioni prettamente amministrative, con
la citata direttiva aumenteranno a dismisura, mettendo peraltro
in discussione il ruolo, la presenza e le funzioni dei lavoratori
che rappresentiamo.
In un colpo si annullano anni e anni di conquiste dei lavoratori
dell'Amministrazione Civile dell'Interno.
In pochi giorni il malcontento del personale, e la relativa richiesta
di assumere iniziative sindacali forti e determinate, ha raggiunto
proporzioni mai verificatesi in passato.
Per questi motivi, con i documenti che alleghiamo in copia, abbiamo
proclamato immediatamente lo stato di agitazione del personale,
annunciando nel contempo, in assenza di riscontri immediati da
parte del Ministro, ulteriori iniziative di mobilitazioni.
Tanto per opportuna conoscenza e con la certezza di avere i nostri
Segretari Generali al fianco dei lavoratori dell'Amministrazione
Civile dell'Interno.