CIRCOLARE N. 1
7 gennaio 2003
TRASFERIMENTI
Trasmettiamo copia della diffida che sarà notificata
all'Amministrazione per rimuovere l'attuale gravissima inerzia
in materia di trasferimenti. Infatti, l'Amministrazione non ha
provveduto alla convocazione delle organizzazioni sindacali per
individuare i nuovi criteri per disciplinare la mobilità volontaria.
Tale omissione si sta gravemente ripercotendo sui colleghi interessati
in quanto ormai, dal I° luglio 2002, l'Amministrazione non sta
procedendo ad alcun trasferimento ordinario.
"CORTE D'APPELLO DI ROMA
ATTO DI DIFFIDA
del Coordinamento Nazionale UILPA Interno, in persona del coordinatore
naz.le p.t., Vincenzo Candalino, che agisce anche in proprio,
dom.to in Roma, viale delle Milizie n. 9, presso lo studio dell'avv.
Paolo Maria Montaldo
PREMESSO
- Tra le OO.SS. CGIL, CISL, UIL del Ministero dell'Interno e l'Amministrazione
era stata a suo tempo stipulato un accordo per la mobilità volontaria;
tale accordo, in data 20.05.02 è stato formalmente disdettato
dalle OO.SS. in quanto ritenuto non era più utilizzabile, necessitando
di alcune modifiche dovute ai processi di riqualificazione in
atto. Le OO.SS. chiedevano, quindi, di essere rapidamente convocate
per la stipula di un nuovo accordo.
- In data 22.05.02, le stesse inviavano all'Amministrazione una
proposta per un nuovo accordo.
- Peraltro, malgrado ne sussistesse palesemente la necessità (basti
pensare che dal 1^ luglio 2002 non si procede più a trasferimenti
a domanda, difettando lo strumento contrattuale per procedere)
l'Amministrazione non ha mai convocato le OO.SS.
PREMESSO ALTRESÌ
- Il CCNL 98/01, art. 4, 3^ co., lett. A), esplicitamente prevede
tra le materie che possono formare oggetto di contrattazione integrativa
quella degli accordi di mobilità. Laddove, come è il caso concreto,
la materia già sia stata regolata da accordo e le OO.SS. abbiano
chiesto avanzando specifiche proposte, di contrattare un nuovo
patto, l'Amministrazione non può rifiutarsi né esplicitamente
né implicitamente, di procedere alla contrattazione.
- Malgrado ciò, la contrattazione è inibita dall'Amministrazione
la quale benché esplicitamente richiesta di agire in tal senso,
omette di convocare le parti sociali.
- Tale comportamento è palesemente illegittimo e antisindacale:
in tal modo, infatti, vengono conculcati i diritti e le legittime
aspettative dei lavoratori che aspirano ai trasferimenti; viene
impedito l'utilizzo di uno strumento che consente anche di realizzare
interessi propri dell'Amministrazione; infine vengono lese le
prerogative e i diritti delle OO.SS. cui viene inibito di svolgere
un ruolo ed esercitare un potere che il CCNL di categoria esplicitamente
riconosce loro.
- Tale situazione a ormai più di sei mesi dalla disdetta non è
più lecito che si protragga. Per tale ragione la sottoscritta
O.S.
DIFFIDA
Il Ministero dell'Interno a procedere alla immediata apertura
delle trattative per la definizione in sede di contrattazione
integrativa della materia della mobilità volontaria, preavvertendo
in difetto il ricorso al Giudice del lavoro per la repressione
della condotta antisindacale ex art. 28 L. 300/70, e ad ogni altro
strumento giudiziale utile alla tutela dei diritti propri e dei
lavoratori dell'Amministrazione.
p. Coordinamento Nazionale UILPA Interno
Il coord.re naz.le Vincenzo Candalino"