CIRCOLARE N 59
4 settembre 2002

APERTURA DELLA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2002-2005

Si trasmette di seguito il comunicato ed il comunicato stampa della segreteria nazionale UIL-PA relativo all'incontro per l'apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL.

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE UIL-P.A.
Come precedentemente comunicato, si è svolto questa mattina presso la sede dell'ARAN il previsto incontro per l'apertura ufficiale delle trattative per il rinnovo del CCNL del comparto ministeri relativo al quadriennio 2002-2005. Il presidente dell'ARAN, avv. Guido Fantoni, ha illustrato le posizioni della controparte governativa sui contenuti economici e normativi del contratto. Purtroppo, su quasi tutti i punti in discussione abbiamo dovuto registrare una notevole distanza rispetto alle posizioni sindacali, espresse nella piattaforma rivendicativa. Il segretario generale della UIL-P.A. Salvatore Bosco ha espresso la delusione per i contenuti delle proposte governative, ma anche la preoccupazione della categoria per il futuro del negoziato, che non si presenta facile. Inoltre, ha ribadito la necessità di garantire pienamente il potere di acquisto delle retribuzioni ed ha quindi invitato l'ARAN a verificare se il governo sia disponibile o meno a rivedere i tassi di inflazione programmata per renderli più rispondenti all'andamento del costo reale della vita. Bosco ha anche confermato che, in ogni caso, eventuali risposte positive sulle richieste economiche non faranno venir meno le altre nostre rivendicazioni.
Al riguardo, ha ricordato quali sono i punti della piattaforma che la UIL-P.A. considera fondamentali:
1) inserimento dell'indennità di amministrazione nella base di calcolo per la quota A della pensione; 2) omogeneizzazione dell'indennità di amministrazione all'interno e tra le singole amministrazioni;
3) conglobamento dell'indennità integrativa speciale nello stipendio base;
4) potenziamento della contrattazione integrativa attraverso l'attribuzione di nuove materie e di risorse aggiuntive, per migliorare le condizioni di lavoro ed incentivare la produttività;
5) modifica del sistema ordinamentale per renderlo più rispondente alle esigenze di efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione e di valorizzazione delle professionalità;
6) Il segretario generale ha inoltre avvertito le controparti che qualora gli accordi per gli altri comparti del pubblico impiego dovessero prevedere condizioni generali di miglior favore, la UILP.A. non esiterà a rimettere in discussione l'eventuale intesa raggiunta per il comparto ministeri, che non può in alcun modo essere penalizzato per avere aperto per primo la stagione negoziale.

Siamo in attesa di una riconvocazione da parte dell'ARAN per conoscere le risposte della controparte alle nostre richieste. Vi terremo tempestivamente informati sugli ulteriori sviluppi della trattativa. In allegato vi trasmettiamo il comunicato stampa che la UIL-P.A. ha diramato in data odierna a tutte le agenzie.
Fraterni saluti.


COMUNICATO STAMPA DELLA UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL TERMINE DELL'INCONTRO PER L'APERTURA DELLA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DEI LAVORATORI DEI MINISTERI.

Le previsioni volte ad un "moderato pessimismo" rappresentate alla stampa dal Presidente dell'ARAN, Avv. Guido FANTONI, alla vigilia del negoziato apertosi oggi per il rinnovo del Contratto di Lavoro dei dipendenti dei Ministeri, sono state pienamente confermate nel corso della riunione.
Oltre alla mancanza di risposte ai numerosi problemi sollevati nella piattaforma unitaria rispetto a istituti particolarmente significativi ovvero all'aperto rifiuto nei confronti di precise richieste volte a pervenire ad una reale modernizzazione e alla piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici (omogeneizzazione e perequazione indennità di amministrazione, conglobamento indennità integrativa speciale, potenziamento contrattazione integrativa ecc.), la Delegazione dell'ARAN ha riconfermato le rigidità in questi giorni ribadite dai Ministri Maroni e Frattini relativamente alla questione del tasso programmato di inflazione, irrealisticamente e unilateralmente fissato dal Governo all'1,4%.
La UIL Pubblica Amministrazione, per bocca del suo Segretario Generale, Salvatore BOSCO, ha, pertanto, espresso "profonda delusione e viva preoccupazione" rimarcando le evidenti contraddizioni con le aperture del Presidente del Consiglio che, in occasione del suo intervento alla Convention di Comunione e Liberazione, aveva esplicitamente dichiarato che i rinnovi contrattuali avrebbero tenuto conto dell'inflazione reale così come quantificata dalle rilevazioni ISTAT e dalle previsioni dei più accreditati Istituti di Ricerca sia italiani che europei.
Bosco ha, quindi, richiamato le posizioni del Segretario Generale della UIL, Luigi ANGELETTI, che anche ieri ha chiaramente ribadito che "i contratti devono prevedere aumenti a salvaguardia del salario reale".
In ogni caso, si è espressa la speranza di poter superare le attuali difficoltà così da evitare l'esasperarsi di una situazione che altrimenti imporrebbe decisioni di mobilitazione le cui responsabilità ricadrebbero solo su chi, invece di un confronto serio e realistico, punta allo scontro per privilegiare le parti datoriali a danno dei lavoratori dipendenti pubblici e privati.
Roma, 3 settembre 2002