CIRCOLARE N° 5
12 gennaio 2002
SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO 15
FEBBRAIO 2002
Lo sciopero del 15 febbraio è indetto:
· per il rispetto dell' accordo del
23 luglio 1993 e la tutela del potere d' acquisto dei salari mediante
il recupero del differenziale tra l' inflazione reale e quella
programmata dell' appena concluso biennio economico 2000/2001,
che va integralmente riconosciuto.
· contro lo smantellamento dei contratti
di lavoro e delle regole di tutela dei diritti fondamentali dei
lavoratori che nel settore pubblico vanno ben oltre alle pericolose
modifiche all' art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, con procedure
che si possono già identificare nella messa in mobilità
- messa a disposizione - licenziamento.
· per la difesa della contrattazione
integrativa che ha consentito la valorizzazione professionale
dei lavoratori anche attraverso l'attuazione dei nuovi ordinamenti
delle Aree professionali del personale.
Il Governo ha reintrodotto vecchie e superate forme di controllo
centralizzate sulla contrattazione integrativa che annullano di
fatto qualsiasi dinamica di miglioramento dell' efficacia delle
Amministrazioni ed il conseguente recupero di produttività
ed incentivazioni per i lavoratori pubblici.
Peraltro tali arcaici controlli centralizzati risultano comunque
essere in completa antitesi con gli attuali principi di decentramento
amministrativo e funzionale, nonché in totale contrasto
con la modifica al Titolo V° della Costituzione in materia
di "devolution" e di maggiore avvicinamento dei poteri
pubblici ai cittadini.
· contro la nuova ed inaccettabile
strategia di smantellamento dello "stato sociale" che
vede come proprio elemento cardine la indiscriminata esternalizzazione
e privatizzazione di servizi pubblici, anche di carattere sociale,
con l' unico obiettivo di conseguire la riduzione dei costi indipendentemente
della qualità delle prestazioni erogate.
Tutto ciò, se realizzato, comporterà l' inaccettabile
contrazione dei servizi pubblici a carattere sociale (sanità,
istruzione, musei, assistenza sociale) soprattutto a danno delle
fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini, disoccupati,
invalidi ), oltrechè l' eliminazioni di migliaia di posti
di lavoro.
Il tutto in aggiunta al blocco delle assunzioni a tempo indeterminato
abbinato al massiccio ricorso alle assunzioni a termine con la
precarizzazione di migliaia di giovani lavoratori.
· contro il Disegno di Legge di riordino della dirigenza
pubblica che costituisce un inaccettabile ritorno al passato che
cancella i principi di separazione tra potere politico e gestione
amministrativa, annulla l' autonomia della dirigenza nei confronti
della classe politica senza alcun ritorno in termini di efficienza
dell' azione amministrativa e svincolandola dalla oggettiva valutazione
nel rapporto obiettivi assegnati - risultati conseguiti.
· contro il Decreto SIRCHIA sulla Sanità, che travolge
interi articoli del CCNL appena firmato e reintroduce forme di
controllo sull' organizzazione del lavoro negative e superate
da anni, nonché contro l' ampliamento dell'' assunzione
dei poteri di gestione direttamente in capo alle giunte nei Comuni
fino a 5000 abitanti.
· per la difesa ed il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale
· contro i regolamenti attuativi delle
riforme dei Ministeri, previsti dalla Legge n° 59, quando
vengono predisposti senza nessun confronto con le OO.SS. e con
contenuti difformi dalla stessa delega.
PER QUESTI MOTIVI
CGIL-CISL-UIL HANNO INDETTO PER L'INTERA GIORNATA DEL 15 FEBBRAIO,
LO SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE DEL PUBBLICO IMPIEGO
CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE
A ROMA.
Allo scopo di portare le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare
ad una grande manifestazione nazionale dovranno essere tenute
in tutti i posti di lavoro il maggior numero possibile di assemblee
per lo svolgimento delle quali sarà indispensabile coinvolgere
appieno le RSU appena elette.