CIRCOLARE N° 47
12 giugno 2002

ESTERNALIZZAZIONI: NEGATIVO L'ESITO DELL'INCONTRO SVOLTOSI A PALAZZO CHIGI

Il 27 maggio scorso, si è svolto a Palazzo Chigi un incontro per la valutazione dello schema di DPR, predisposto dal Governo, per l'attuazione dell'art. 29 della legge finanziaria 2002, in materia di disciplina dei servizi trasferibili.
La UILPA ha manifestato la propria assoluta contrarietà all'attuazione di ogni processo di esternalizzazione e di dismissione che determina riflessi negativi sull'occupazione e sugli organici nelle pubbliche amministrazioni.
Nello schema di regolamento, tra l'altro, non v'è alcuna previsione di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nei processi di privatizzazione che hanno sicuri riflessi sull'organizzazione del lavoro.
Ciò, in evidente contrasto con il sistema delle relazioni sindacali previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di lavoro, nonché con gli impegni assunti dal Governo di non procedere unilateralmente all'attuazione di norme aventi conseguenze sul rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti.
Come si ricorderà l'accordo firmato a febbraio prevedeva il confronto preventivo con le rappresentanze dei lavoratori sia per la definizione dei criteri che per la gestione attuativa del processo.
Ciò non è avvenuto in quanto il Governo ha presentato una bozza di regolamento assolutamente generica ed indefinita, che lascia ampi spazi di discrezionalità alle singole amministrazioni che potrebbero innescare processi di privatizzazione senza regole e controlli:
1. l'elencazione dei servizi abbraccia una gamma talmente vasta di attività, attualmente svolte dalle pubbliche amministrazioni con proprio personale, da mettere in pericolo il posto di lavoro di migliaia di lavoratori;
2. la verifica delle condizioni di economicità comprende anche le spese sostenute per il personale. Ciò costituisce il presupposto per una forte riduzione di organici e conseguente attivazione degli istituti della mobilità, disponibilità, nonché la possibilità di licenziamento per quei lavoratori che attualmente svolgono le relative funzioni;
3. la sostanziale liberalizzazione delle tariffe applicate all'utenza può, in alcuni settori, determinare un abbassamento dei livelli di erogazione alle fasce più deboli delle prestazioni a carattere sociale. La riunione si è quindi conclusa con un rinvio del confronto sul merito del provvedimento al termine del quale, in mancanza di soluzioni condivise, la UIL è pronta a sostenere tutte le iniziative di carattere sindacale per tutelare gli interessi dei lavoratori.