CIRCOLARE N° 39
23 maggio 2002
IMPIEGO PERSONALE RIQUALIFICATO
Trascriviamo due lettere unitarie inviate al Sottosegretario
Sen D'Ali ed al Prefetto dr. Sabato Malinconico relative, rispettivamente,
all'impiego del personale dopo la riqualificazione e alla necessità
di apportare alcune modifiche alla normativa in vigore per i trasferimenti.
Onorevole Sottosegretario, signor Prefetto,
il contratto integrativo ha individuato i nuovi profili professionali,
con le relative declaratorie, che sono "operativi" dal 29.6.2000.
E' noto, inoltre, che la prima fase della riqualificazione è in
dirittura d'arrivo, la firma dei relativi contratti individuali
di lavoro, da parte dei lavoratori riqualificati, ci sarà il prossimo
mese di ottobre.
Al fine di evitare eventuali problematiche o possibili conflittualità
locali, le scriventi Organizzazioni sindacali ritengono indispensabile
disciplinare con un accordo nazionale l'impiego del personale
riqualificato.
A tal fine, in attesa della completa e definitiva attuazione della
riforma del Ministero e degli Uffici territoriali del Governo,
nonché dell'art. 36 della legge 121, nella parte in cui stabilisce
che le mansioni amministrative, contabili e patrimoniali degli
uffici della P.S. sono assicurate, su tutto il territorio nazionale,
dal personale dell'Amministrazione Civile dell'Interno, che necessariamente
comporterà un notevole incremento della relativa dotazione organica,
avanziamo la seguente proposta:
- ciascun lavoratore rimane nel proprio posto di lavoro a svolgere
le nuove mansioni;
- in caso di oggettiva impossibilità, riscontrata dalle parti
di cui all'art. 8 comma 2 del CCNL, la deroga al principio di
cui sopra dovrà essere individuata esclusivamente in sede di contrattazione
decentrata con le OO.SS. territoriali e della R.S.U. interessata;
- la contrattazione decentrata non potrà stabilire una mobilità
al di fuori del Comune dove il lavoratore attualmente presta servizio,
salvo esplicita domanda dell'interessato, che verrà presa in considerazione
secondo le vigenti regole stabilite nell'accordo sulla mobilità
volontaria all'interno dell'Amministrazione;
- le contrattazioni decentrate dovranno concludersi entro il 25.10.2002;
- le eventuali controversie saranno definite con le modalità indicate
dall'art. 5 del contratto integrativo in apposite sessioni che
dovranno concludersi entro il 25.11.2002.
Ciò posto, restiamo in attesa di una urgente convocazione.
F.to C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L.
TRASFERIMENTI A DOMANDA
Onorevole Sottosegretario, signor Prefetto
A seguito della disdetta all'accordo sulla mobilità volontaria
dalle scriventi comunicato il 20 u.s., avanziamo una proposta
di nuovo accordo.
La nostra proposta intende affidare un ruolo maggiore alle sedi
di contrattazione decentrata, cosa che al tempo stesso renderebbe
più responsabili tanto la dirigenza quanto le rappresentanze locali,
consentirebbe di intervenire più tempestivamente su situazioni
di disagio che risultano dannose non solo per i diretti interessati,
ma si ripercuotono negativamente su tutto l'ambiente di lavoro,
e allevierebbe non poco il carico di lavoro degli uffici centrali,
con indubbio vantaggio per l'efficienza dell'attività amministrativa.
Pertanto, la casistica sarebbe ridotta a tre fattispecie:
1. mobilità volontaria all'interno dell'ufficio (inteso come sede
di RSU, nei limiti del territorio comunale)
2. mobilità volontaria da un ufficio all'altro, tanto interprovinciale
quanto endoprovinciale
3. mobilità ai sensi della legge 104/92.
Per la mobilità volontaria all'interno dell'ufficio, proponiamo
di affidare la competenza alla contrattazione decentrata in sede
di RSU, nei limiti delle esigenze riconducibili al comune interessato.
Per la mobilità volontaria da un ufficio all'altro, e comunque
per la mobilità extracomunale - tanto nella stessa provincia,
quanto per altra provincia - si potrebbe istituire un tavolo di
concertazione, con le OO.SS. rappresentative a livello nazionale
di comparto, il quale tavolo individuerebbe (con periodicità maggiore
che semestrale) quei posti da bandire a livello nazionale, per
i quali il personale interessato farebbe - a seguito del bando
- domanda ad hoc. I criteri delle attuali graduatorie potranno
anche essere di comune accordo modificati.
Legge 104/92 - anche qui riteniamo utile attivare un tavolo di
concertazione nazionale, con cadenza trimestrale vista la delicatezza
delle situazioni personali coinvolte. F.to C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L.