CIRCOLARE N° 38
22 maggio 2002

SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE: LA RIQUALIFICAZIONE NON E' IN PERICOLO!

Un brivido sta percorrendo in questi giorni gli Uffici del Ministero dell'Interno, alimentato da una Sentenza della Corte Costituzionale, di cui ne chiariremo la portata, utilizzata da alcuni sindacati autonomi per sperare di vedere realizzato un loro sogno: impedire che in questa Amministrazione i colleghi possano finalmente migliorare le proprie condizioni professionali ed economiche.
Assenti in qualsiasi occasione di contrapposizione reale con l'Amministrazione ma frenetici nell'organizzare ricorsi mirati a far fallire la riqualificazione. Silenziosi nell'informare sugli sviluppi positivi della riqualificazione ma prontissimi nell'amplificare qualsiasi difficoltà incontrata nel lungo e faticoso cammino intrapreso da UIL, CGIL e CISL per raggiungere risultati concreti.
Siamo dispiaciuti di doverli ancora deludere.
UIL, CGIL e CISL rivendicano con orgoglio quanto ottenuto senza atteggiamenti alla Ponzio Pilato (ciò che è buono è merito nostro, ciò che è cattivo è colpa degli altri) assumendosi la totale paternità degli accordi sottoscritti.
Riteniamo indispensabile, a questo punto, fornire la nostra posizione rispetto alla orami famosa sentenza della Corte Costituzionale. La corte, con sentenza n. 194/2002 depositata il 16 maggio 2002 (che si trasmette in copia per gli indirizzi di posta elettronica) ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 3, commi 205, 206 e 207 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 come modificato dall'art. 22, comma 1, lettere a, b e c della legge 13 maggio 1999, n. 133 e dell'art. 22 comma 2 della medesima legge n. 133.
Tali norme dichiarate illegittime disciplinavano, in via legislativa, le procedure di riqualificazione nel Ministero delle Finanze. La pronuncia ha quindi immediata efficacia unicamente nei confronti delle procedure di riqualificazione adottate presso tale Ministero.
E' opportuno precisare, per comprendere la gravità della situazione, che la riqualificazione alle Finanze è ormai terminata, i colleghi sono stati inquadrati nei nuovi profili ricevendo il corrispondente trattamento economico ed alcuni, avendo partecipato a concorsi regionali, hanno dovuto persino cambiare sede di lavoro. E' stato quindi proclamato in tale Ministero da UIL, CGIL e CISL uno sciopero per ricercare con il Governo una idonea soluzione atta a tutelare i colleghi delle Finanze.
La sentenza non produce alcun effetto automatico nei confronti delle procedure di riqualificazione in atto negli altri Ministeri, negli Enti locali, nel Parastato, nella Sanità ecc. Infatti negli altri Ministeri la fonte normativa delle riqualificazioni non è una norma legislativa ma una norma pattizia, cioè un contratto sottoscritto da Sindacati e Amministrazione.
Sarebbe però ingenuo da parte nostra non prevedere che i principi enunciati dalla Corte Costituzionale potrebbero essere utilizzati strumentalmente da parte di qualche Sindacato autonomo per tentare di vanificare tutte le riqualificazioni.
Perché parliamo di qualche sindacato autonomo?
Occorre precisare che se ovviamente autore della sentenza è la Corte Costituzionale promotore del ricorso all'origine della pronuncia è la Dirstat Finanze. Il suo esempio potrebbe essere seguito da altri. Qual'è uno dei principi enunciati dalla Corte e contestati in maniera inefficace dalla Avvocatura dello Stato?
Tutti i passaggi alle posizioni economiche superiori dovrebbero essere coperti mediante concorsi pubblici con semplice riserva per gli interni. A nulla varrebbe quindi prestare per decenni servizio presso le nostre Amministrazioni, a nulla servirebbe acquisire professionalità svolgendo al meglio i compiti affidati. Tutto verrebbe vanificato perché ad ogni passaggio dovremmo sottoporci ad una prova concorsuale con i nostri figli. Poiché siamo un sindacato confederale, che ha a cuore la solidarietà tra le generazioni, potremmo anche essere disponibili ad una soluzione che diminuisca la disoccupazione ma, purtroppo, abbiamo ben presente che da anni vi è il quasi totale blocco delle assunzioni perché i costi si ritengono insostenibili per il bilancio dello Stato.
Quindi ci troveremmo nell'assurda situazione di avere migliaia di posti liberi nelle qualifiche superiori non coperti per l'impossibilità di bandire sia i concorsi pubblici e sia le riqualificazioni interne. Carenze che verrebbero colmate come prassi nel pubblico impiego con l'esercizio di fatto di mansioni superiori cui non corrisponderebbe alcun riconoscimento di carattere giuridico ed economico. E' un vero sindacato un soggetto che cerca di impedire a decine di migliaia di colleghi di progredire professionalmente? Quali benefici concreti porta ai suoi rappresentati impedendo unicamente agli altri di riqualificarsi? Dovreste chiederlo a loro perché ci sfugge qualsiasi ragionevole motivo.. Invitiamo i colleghi ad essere fiduciosi e tranquilli in quanto la UIL è pronta a difendere in ogni sede opportuna qualsiasi eventuale tentativo di estendere arbitrariamente la portata della sentenza della Corte Costituzionale ad un contratto che è un accordo tra le parti. Una riprova di quanto affermiamo è data dalla nota 9927/02-7515 del 9 maggio 2002 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica che trascriviamo integralmente:
"OGGETTO: Accordo per l'utilizzo del Fondo unico di Amministrazione per l'anno 2001 sottoscritto il 21 dicembre 2001 - Ministero dell'Interno
Con nota n. 6161/BIS/2/2 - 526 del 20 febbraio 2002, codesto Ministero ha trasmesso l'ipotesi di contratto integrativo indicato in oggetto; successivamente, con nota n. 6161/BIS/2/2-1164, del 5.4.2002, ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta.
Il contratto e la relazione tecnica, alla luce della predetta integrazione documentale, sono stati esaminati congiuntamente da questo Dipartimento e dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, ai fini dell'accertamento previsto dall'art. 20, comma 1, lettera e della legge 488 del 1999.
Le valutazioni e gli approfondimenti operati in tale sede hanno consentito di riscontrarne la compatibilità economico - finanziaria.
Si esprime, pertanto parere favorevole all'ulteriore corso del CCNI in oggetto.
Ricorderete che su tale argomento un sindacato autonomo nostrano aveva inondato l'Italia con copia della nota della Funzione Pubblica che sollevava alcune perplessità traendone con enfasi infauste conseguenze. Speriamo che con la medesima enfasi e con la medesima capillarità divulghi la buona notizia a meno che non abbia deciso di farsi portavoce solo delle brutte notizie.
A questo punto ribadiamo il nostro impegno di aggiornarvi sull'evolversi sicuramente positivo della vicenda. Come nostro costume verificheremo prima la veridicità delle informazioni, anche se ciò a volte andrà a scapito della tempestività, prima di divulgarle.-La UIL Interno in questi anni ha fatto dell'informazione seria, corretta, non demagogica, documentata e documentabile un principio etico cui uniformare la propria attività.