CIRCOLARE N° 57
5 novembre 2001


9 NOVEMBRE 2001: TRE ORE DI SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO DA EFFETTUARE AL TERMINE DEL TURNO DI LAVORO

UIL - CGIL - CISL hanno giudicato irricevibile l'offerta di un aumento di 9.900 lire mensili per i dipendenti pubblici. La richiesta sindacale è di 75.900 lire mensili, corrispondenti al pieno recupero del tasso di inflazione e, quindi, anche della differenza tra inflazione programmata e inflazione reale nel biennio 2000 - 2001. Per far sì che il prossimo rinnovo contrattuale non sia vanificato da una offerta ridicola, UIL - CGIL - CISL hanno proclamato un primo sciopero di tre ore riservandosi di valutare successivamente ulteriori iniziative di lotta. Si trascrive il comunicato unitario confederale del 24.10.2001.
COMUNICATO UNITARIO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI CGIL FP - CISL FPS - UIL PA - UIL FPL
Si è svolto oggi 24 ottobre 2001 il previsto incontro con il Governo di verifica sulle risorse che la legge finanziaria destina al rinnovo dei contratti pubblici. Il Governo ha confermato la volontà di affrontare positivamente le richieste sindacali in merito alla ipotesi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi e degli enti pubblici. In particolare sembra profilarsi una disponibilità del Governo ad accogliere la richiesta sindacale di metodo di stralcio degli articoli della legge Finanziaria che trattano questi punti recependoli invece in un apposito collegato, mentre non emerge ancora un orientamento chiaro su quali siano ed in base a quale criteri possano essere esternalizzati o privatizzati servizi pubblici od enti. Riguardo invece alla questione delle risorse disponibili per i rinnovi contrattuali il governo ha proposto di integrare quanto previsto dall'ipotesi di legge finanziaria con il recupero del differenziale che si è determinato tra inflazione reale e programmata che nelle stime del Governo vale però lo 0,3%. Infatti secondo il Vice Ministro dell'Economia Prof. Mario Baldassarri dagli oltre due punti di scarto tra inflazione reale e programmata vanno detratte le cosidette ragioni di scambio pari all'1,7%. E' del tutto evidente che in questo modo si va determinando un quadro che non consente di affrontare i rinnovi contrattuali e per risolvere i problemi del quale mantenendo ancora aperto il confronto col Governo, si rende necessario passare dalla fase di mobilitazione già proclamata ad una prima iniziativa di lotta che sia in grado di far compiere avanzamenti alla vertenza. Per questo motivo le segreterie Nazionali hanno deciso di proclamare per :
Venerdì 9 novembre 2001 tre ore di sciopero
La fase sindacale che ora si apre è di particolare gravità atteso che i problemi sul tappeto e le posizioni rappresentate tra le parti costituiscono il punto dirimente dell'intera vertenza. Di conseguenza, pur restando disponibili a proseguire il confronto le Segreterie Nazionali si riuniranno, dopo lo svolgimento dello sciopero per valutare lo stato della vertenza e decidere sia sulla necessità di eventuali successive azioni di lotta sia per verificare la necessità di convocare una Assemblea Generale Nazionale CGIL - CISL - UIL.