9 NOVEMBRE 2001: TRE ORE DI SCIOPERO GENERALE
DEL PUBBLICO IMPIEGO DA EFFETTUARE AL TERMINE DEL TURNO DI LAVORO
UIL - CGIL - CISL hanno giudicato irricevibile
l'offerta di un aumento di 9.900 lire mensili per i dipendenti
pubblici. La richiesta sindacale è di 75.900 lire mensili, corrispondenti
al pieno recupero del tasso di inflazione e, quindi, anche della
differenza tra inflazione programmata e inflazione reale nel biennio
2000 - 2001. Per far sì che il prossimo rinnovo contrattuale non
sia vanificato da una offerta ridicola, UIL - CGIL - CISL hanno
proclamato un primo sciopero di tre ore riservandosi di valutare
successivamente ulteriori iniziative di lotta. Si trascrive il
comunicato unitario confederale del 24.10.2001.
COMUNICATO UNITARIO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI CGIL FP - CISL
FPS - UIL PA - UIL FPL
Si è svolto oggi 24 ottobre 2001 il previsto incontro con il Governo
di verifica sulle risorse che la legge finanziaria destina al
rinnovo dei contratti pubblici. Il Governo ha confermato la volontà
di affrontare positivamente le richieste sindacali in merito alla
ipotesi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi e degli
enti pubblici. In particolare sembra profilarsi una disponibilità
del Governo ad accogliere la richiesta sindacale di metodo di
stralcio degli articoli della legge Finanziaria che trattano questi
punti recependoli invece in un apposito collegato, mentre non
emerge ancora un orientamento chiaro su quali siano ed in base
a quale criteri possano essere esternalizzati o privatizzati servizi
pubblici od enti. Riguardo invece alla questione delle risorse
disponibili per i rinnovi contrattuali il governo ha proposto
di integrare quanto previsto dall'ipotesi di legge finanziaria
con il recupero del differenziale che si è determinato tra inflazione
reale e programmata che nelle stime del Governo vale però lo 0,3%.
Infatti secondo il Vice Ministro dell'Economia Prof. Mario Baldassarri
dagli oltre due punti di scarto tra inflazione reale e programmata
vanno detratte le cosidette ragioni di scambio pari all'1,7%.
E' del tutto evidente che in questo modo si va determinando un
quadro che non consente di affrontare i rinnovi contrattuali e
per risolvere i problemi del quale mantenendo ancora aperto il
confronto col Governo, si rende necessario passare dalla fase
di mobilitazione già proclamata ad una prima iniziativa di lotta
che sia in grado di far compiere avanzamenti alla vertenza. Per
questo motivo le segreterie Nazionali hanno deciso di proclamare
per :
Venerdì 9 novembre 2001 tre ore di sciopero
La fase sindacale che ora si apre è di particolare gravità atteso
che i problemi sul tappeto e le posizioni rappresentate tra le
parti costituiscono il punto dirimente dell'intera vertenza. Di
conseguenza, pur restando disponibili a proseguire il confronto
le Segreterie Nazionali si riuniranno, dopo lo svolgimento dello
sciopero per valutare lo stato della vertenza e decidere sia sulla
necessità di eventuali successive azioni di lotta sia per verificare
la necessità di convocare una Assemblea Generale Nazionale CGIL
- CISL - UIL.