CIRCOLARE N° 55
26 ottobre 2001
INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE, BUONUSCITA E
BASE PENSIONABILE NEL COMPARTO MINISTERI:
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Come sapete il recente CCNL integrativo dei ministeri
(entrato in vigore il 17-5-2001) ha stabilito che, a decorrere
dall'1-1-2000, l'indennità di amministrazione é utile ai fini
del calcolo della buonuscita, del TFR e dell'indennità di licenziamento.
Inoltre, lo stesso integrativo ha ricompreso l'indennità di amministrazione
tra le voci della retribuzione a carattere fisso e ricorrente,
creando il presupposto per la sua completa pensionabilità.
Su quest'ultimo aspetto, tuttavia, è bene chiarire che non vi
è alcun automatismo tra la disposizione contrattuale e l'inserimento
dell'indennità tra le voci che concorrono a formare la base per
la pensione, calcolata con il metodo retributivo, per i dipendenti
che al 31.12.1992 avevano almeno 15 anni di servizio utile.
"Come noto per costoro la pensione si compone di due voci:
1 - la cosiddetta quota A calcolata sull'ultima retribuzione,
prendendo come base lo stipendio, l'Indennità Integrativa speciale,
la RIA ed il 18% di Stipendio e RIA, per gli anni utili fino al
31.12.1992;
2 - la quota B, per gli anni utili successivi al 31.12.1992, calcolando
le medie delle retribuzioni degli ultimi dieci anni, rivalutate
con opportuni coefficienti, prendendo come base fino al 31.12.1995
le stesse voci della quota A, e dal 1.1.1996 l'intera retribuzione,
comprensiva di ogni trattamento economico anche accessorio. Qualora
il complesso dei trattamenti accessori non superi il 18% di Stipendio
e RIA si applica il miglior trattamento.
Dalle considerazioni suesposte si comprende l'importanza di riuscire
ad estrapolare l'indennità di amministrazione dalle voci di salario
accessorio e ad inserirla tra quelle che compongono quello fondamentale.
Perché questo avvenga concretamente, occorre che l'INPDAP adotti
i necessari provvedimenti tecnici, che tuttavia comportano costi
aggiuntivi. Ad oggi non risulta che il governo sia intenzionato
a concedere stanziamenti per dare una soluzione positiva alla
questione. Per quanto riguarda la buonuscita, il beneficio riguarda
tutti coloro che sono andati in pensione a partire dall'1-1-2000.
L'incremento della buonuscita comporterà, ovviamente, un aumento
della contribuzione. L'INPDAP ha già inviato alle Amministrazioni
le opportune istruzioni per applicare questa nuova norma e per
recuperare le contribuzioni a carico dei lavoratori (2%). Per
chi è già andato in pensione dopo l'1-1-2000, le amministrazioni
provvederanno ad effettuare la riliquidazione dell'indennità di
buonuscita, ma gli interessati dovranno comunque corrispondere
la differenza sui versamenti dei contributi.
INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO SEN. D'ALI'
SI TRASMETTE IL COMUNICATO UNITARIO EMANATO A SEGUITO DELL'INCONTRO
CON IL SOTTOSEGRETARIO SEN. D'ALI'
C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. MINISTERO DELL'INTERNO
Roma, 25 ottobre 2001
Ieri pomeriggio si è tenuta una riunione presso il Ministero dell'Interno,
alla presenza del Sottosegretario D'ALI', per la definizione dell'accordo
sul Fondo unico di amministrazione per l'anno 2001, che quest'anno
ammonta a 104 miliardi di lire, con un incremento di circa 12
miliardi rispetto al Fondo dello scorso anno.
E' utile ricordare che le altre Organizzazioni sindacali autonome
nel corso di questi ultimi anni non hanno fatto altro, puntualmente,
che criticare la contrattualizzazione, i vari contratti collettivi
del comparto ministeri, gli accordi di ministero per la ripartizione
del Fondo unico, la riqualificazione del personale, che soltanto
nella prima fase applicativa interessa oltre 10.000 colleghi.
Ma che cosa sono riusciti ad ottenere loro per i colleghi in questi
anni? Nulla! Sono nati e cresciuti grazie al ricorso sulla doppia
indennità ed hanno fallito anche su quello, ergendosi peraltro
ad alfieri ed esclusivi "difensori" dei lavoratori puntando sul
fatto che i colleghi con il passare del tempo si dimenticano delle
promesse. Ed ecco, alla vigilia delle elezioni per il rinnovo
delle R.S.U., l'ennesima proposta demagogica: sei milioni a testa,
che commenteremo in un prossimo comunicato.
Il giudizio lo daranno i colleghi il 19-22 novembre e siamo sicuri
che sapranno scegliere tra coloro che hanno promesso di tutto,
dalle favole alle illusioni, senza portare a casa mai nulla e
chi, come noi, non ha promesso tutto a tutti subito, ma ha fatto
si che con questo nuovo modello contrattuale si passasse dai 36
miliardi del Fondo del 1998 ai 104 di quest'anno, si riqualificassero,
come detto, soltanto nella prima applicazione oltre 10.000 colleghi
e circa 3.000 nella seconda tornata che faremo il prossimo anno.
Questi sono fatti e non chiacchiere! La nostra proposta per il
FUA del 2001: mantenere tutti gli importi dell'accordo del 2000,
ad eccezione:
1. di un aumento dell'indennità di professionalità del 5%;
2. di un aumento delle posizioni super del 25%;
3. di un aumento del fondo di sede del 5%;
4. di un accantonamento di 6 miliardi di lire circa per finanziare
i passaggi che faremo il prossimo anno.
Il Sottosegretario D'Alì ha preso atto della nostra proposta e
si è riservato di convocare una nuova riunione nel corso della
quale fornirà alle Organizzazioni sindacali un'ipotesi di accordo.
Vi informiamo, inoltre, che in relazione alle segnalazioni che
ci sono pervenute in questi ultimi giorni dalle nostre strutture
periferiche sull'attribuzione dei punteggi relativi alle graduatorie
provvisorie per il passaggio alle posizioni economiche B3, al
termine della riunione abbiamo chiesto ai rappresentanti dell'Amministrazione
di operare una attenta e scrupolosa verifica, prima dell'uscita
delle graduatorie definitive, dei punteggi attribuiti, sulla base
delle schede presentate dai colleghi. L'Amministrazione ha fornito
assicurazioni in tal senso.
C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. Alberto SIRICIO Paolo BONOMO Aurelio
MASSIMI